Coreggia, Città Metropolitana di Bari, Italia

Coreggia, Città Metropolitana di Bari, Italia

Coreggia, Città Metropolitana di Bari Italia

Una prima occupazione dell'area iniziò solo all'inizio del XVI secolo su impulso del Conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d'Aragona. Egli permise a circa quaranta famiglie di contadini provenienti da Noci di stabilirsi qui e coltivare la terra, con l'obbligo di dargli un decimo dei raccolti. Nel 1635 il suo successore, il Conte Giangirolamo II (1600–1665), eresse una locanda con una taverna e un oratorio e avviò l'urbanizzazione della foresta con la costruzione di alcune piccole case. L'espansione dell'area urbana fu favorita dall'abbondanza di calcare, carsico e sedimentario calcareo, e dal permesso del conte di costruire case solo con muri a secco senza l'uso di malta, che sarebbero diventate i peculiari trulli. Questo obbligo di costruire case con pietre a secco era un espediente del conte per evitare di pagare tasse al viceré spagnolo del Regno di Napoli. Il centro di Alberobello fu costruito sulle strade dell'antico fiume Cana, dove ora si trova il largo Giuseppe Martelotta. Alberobello rimase un feudo degli Acquaviva d'Aragona fino al 27 maggio 1797, quando il re Ferdinando IV di Borbone elevò il piccolo villaggio a città regia, liberandolo dalla servitù feudale dei conti. Il 22 giugno 1797 fu eletto il primo sindaco Francesco Giuseppe Lippolis. Alberobello è l'unico centro abitato con un intero quartiere di trulli, ed è considerato la capitale culturale dei trulli della Valle d'Itria.
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